Solenni 40ore 2024

Alla viglia del tempo quaresimale, come da tradizione, la nostra comunità si riunisce per un tempo prolungato di preghiera davanti a Gesù solennemente esposto nell’Eucaristia. Il tema di quest’anno è tratto dalla Prima Lettera ai Corinzi: “Questo è il mio corpo, che è per voi” (1Cor 11,24b), che fa da guida alla nostra preghiera e meditazione dinanzi a Gesù.

Grandi e piccoli, giovani e anziani, dal lunedì 12, per tutto il giorno e la notte, martedì 13 fino alle 16.30, silenziosamente prepareremo il cuore e l’anima a iniziare degnamente la quaresima; avremo l’opportunità di avvicinarsi al Sacramento della Riconciliazione e di fermarci dinanzi a Gesù per un nuovo slancio nel cammino di fede.

Le catechiste hanno preparato un tableau per lasciare il proprio nome per questo appuntamento d’amore con Gesù.

Presentazione di Gesù al Tempio

Messa molto partecipata quella di venerdì! La celebrazione ha avuto inizio con la benedizione delle candele nel Chiostro e poi una breve processione che ha condotto tutti i fedeli all’entrata principale della Chiesa con le candele accese.

Il ricordo della «Presentazione di Gesù al tempio», è collocato liturgicamente il 2 febbraio, quaranta giorni dopo il Natale, seguendo la cronologia del Vangelo di Luca.
Questa festa, era celebrata in Gerusalemme già dal IV secolo abbinandola nel tempo al titolo di «Purificazione della Vergine Maria».

Nella nostra parrocchia, in questa festa, nelle Messe del mattino e del pomeriggio è stata protagonista la liturgia della luce con la benedizione delle candele, ricordando il Cantico di Simeone: «i miei occhi hanno visto la tua salvezza, luce per illuminare le genti».

Con la benedizione delle candele, da cui nasce il termine di Candelora, parte la missione, per i discepoli di oggi, di essere luce nel mondo. Un gesto semplice e simbolico, ricollegato all’impegno stesso della testimonianza, per essere e portare la luce del Vangelo.

Nell’omelia don Gerardo ha cercato di far riflettere i fedeli sul significato di questo rito e sul nostro atteggiamento verso Dio.

Come si fa a fare risplendere la luce? Con il servizio, con l’amore per il prossimo, con l’unità della comunità.

Che uso farne di questa candela quando la portiamo a casa? Nei momenti di difficoltà, nei momenti di malattia, di buio spirituale, si deve accendere e questo gesto, di devozione, si fa preghiera e speranza. “Questo segno è come dire iniziamo il cammino di vita accendendo la luce di Dio nelle nostre famiglie, portando il Signore nelle nostre case!

Carnevale 2024 in parrocchia!

È arrivato il tempo di Carnevale!

Lo festeggeremo insieme Sabato 10 febbraio 2024, per una Cena di Carnevale. Sono invitate tutte le famiglie e tutte le persone che hanno voglia di divertirsi e stare insieme come comunità.

Organizzeremo noi la cena (Pennette alla boscaiola, Fagioli con Salsicce, Acqua, Vino, Bibite e Dolci di Carnevale) quindi chiediamo un contributo per gli adulti di €10,00 e per bambini di €5,00. Prenotazioni entro giovedì 8 febbraio.

Piccolo corso di Cristianità per conoscere e approfondire la Fede

L’esperienza del Cursillo è sempre irripetibile, nuova, intensa ed entusiasmante perché nuovi ed interessanti sono le sorelle e i fratelli che arrivano con il loro bagaglio di vita vissuta, con le proprie speranze, le proprie preoccupazioni, le difficoltà, i diversi talenti e in quei giorni conoscono meglio la Parola del Signore fanno esperienza della Sua presenza nella loro esistenza, con testimonianze che veramente toccano il cuore e che fanno capire che sicuramente Dio è il bene della nostra vita.

E chi era partito sfiduciato, contando solo sulle proprie forze, si è ricreduto e ha avuto la certezza che può sempre contare sul Signore. E ora siamo pronti a partire per questi 2 importanti appuntamenti i Cursillos Uomini e Donne, con la speranza che l’amore, la carità e la grazia riempiano i cuori di tutti i nuovi fratelli!!!

De Colores

L’arte a San Lorenzo – Carta d’identità

La Chiesa di San Lorenzo è uno scrigno che abbiamo nel territorio di Cave, un piccolo tesoro. Per la costruzione dobbiamo risalire indietro finoal X secolo, fu un certo prete Stefano a iniziarla con le proprie mani su unterreno, ubicato sul colle Quadrangolo, del Vescovado di Palestrina. In quellazona sorgeva un antico nucleo catacombale piuttosto esteso, sul quale il pretecostruì un piccolo oratorio. Sul lato destro dell’oratorio edificò anche unminuscolo convento che ospitò un piccolo gruppo di benedettini del monasterodi Subiaco.

La chiesetta, inizialmente dedicata alla Vergine Maria e ai santi martiri Stefano e Lorenzo, fu riconosciuta da Stefano Il, vescovo di Palestrina, con una bolla del 24 aprile 988. Successivamente sono state costruite le chiese di S. Stefano in contrada Campo e di Santa Maria Assunta nel borgo di Cave, fu chiaro che era inutile la dedicazione di due chiese agli stessi due santi, così la chiesetta rimase dedicata solo a San Lorenzo.

Nel corso del tempo è stata modificata: è stata notevolmente ampliata inconseguenza di vicende politico-religiose (secoli XI e XIII) o per iniziativa di fedeli facoltosi (secolo XVI), assecondando i gusti e gli stili del momento. Per circa cinque secoli la chiesa ebbe vita autonoma, attraversò altalenanti periodi di attività e altri di abbandono. Nel 1741, fu rinvenuta sotto l’altare un’ampolla con una sacra reliquia del martire San Lorenzo il che fece sì che la chiesa fosse molto visitata dai pellegrini. Dal 1790 la reliquia è attualmente custodita sotto l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Assunta.

Oggi la chiesa si presenta con una facciata che è un ibrido tra una facciata a capanna e una a salienti. L’interno è costituito da tre navate divise da colonne formate con frammenti marmorei di edifici romani, le quali sorreggono, a destra, cinque archi a tutto sesto e, a sinistra, tre archi a sesto acuto. I muri sono ricoperti da affreschi votivi del XV e XVI secolo. Nel pavimento, quasi al centro della navata mediana, grazie ad un’apertura quadrata si arriva alla cripta utilizzando una scala a tenaglia. La cripta è un tratto di catacomba costituito da un ambiente rettangolare anch’esso decorato con pitture risalenti al periodo compreso fra il X e il XIII secolo.

Fino a tutto il secolo XIX, la chiesa non fu mai restaurata. Nel 1911 si fecero minimi interventi. La chiesa è giunta ad un tale stato di degrado che la Soprintendenza ai Monumenti di Roma, tra il 1961 e 1963 ha eseguito dei lavori tempestivi.