2025
Lo spirito del Battesimo – Battesimo del Signore /C
Domenica 12 Gennaio 2025
Che cos’è il Battesimo? Quale significato ha nella nostra vita quotidiana? È necessario e opportuno battezzare i neonati? Oggi la liturgia ci invita a porci queste e altre domande, nel ricordo del battesimo di Gesù.
Sì, anche lui si sottopose al rito del battesimo di Giovanni, l’immersione nelle acque del Giordano che mostrava a tutti la scelta di mettere la propria vita sulla strada retta che Dio ha nel cuore per noi. Il Vangelo ci conferma che Dio ne fu felice, si compiacque di questo suo Figlio amato. Lo Spirito Santo prese dimora in Gesù, tanto da renderlo capace di parole e gesti pieni d’amore, degni del Padre.
I cristiani compresero che il loro Battesimo avrebbe avuto le stesse caratteristiche: mettersi in ascolto dell’amore del Padre per ciascuno di loro; scegliere di seguire i suoi consigli di vita; accogliere lo Spirito Santo che, giorno dopo giorno, ci può trasformare in uomini e donne più simili a Lui.
Il Battesimo non può essere soltanto un’etichetta, un ricordo o una tradizione. Ogni giorno siamo chiamati a vivere da figli di Dio, nella sobrietà, nella giustizia, nella preghiera e nella misericordia, come ci ricorda San Paolo. Solo così il nostro Battesimo sarà efficace. Non per difetto dello Spirito di Dio, ma per gli ostacoli che noi possiamo mettere sulla sua azione nella nostra vita.
2025
Epifania del Signore 2025
Lunedì 6 gennaio, nella nostra Parrocchia ci sono stati molte iniziative per concludere il periodo delle feste. Dopo la messa solenne delle 10,45 sono arrivati i Re Magi, 3 papa si sono messi a disposizione per rappresentare Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.
I tre saggi provenienti dall’oriente hanno fatto il loro ingresso in Chiesa con accessori preziosi e abiti sgargianti che evocavano la loro terra d’origine, ai 3 si e aggiunta una giovane fanciulla che ha rappresentato la “serva” che ha portato caramelle e cioccolatini per piccoli e grandi.
Oro, incenso e mirra sono stati i doni dei Re Magi al Dio-Bambino, nel giorno dell’Epifania i tre Re Magi arrivano a Betlemme e in un’umile capanna scoprono il Bambino Gesù con Maria e Giuseppe.
I doni che i sapienti portano al Bambino Gesù hanno un loro particolare significato.
L’Oro simboleggia la regalità del bimbo appena nato che diventerà Re dell’universo. L’Incenso ricorda la sua divinità , il profumo dell’ Incenso sale fino al cielo come le preghiere che facciamo tutti noi. Proprio con l’ incenso Don Gerardo ha fatto una piccola mistagogia per far vedere cosa accade quando lo si mette sul fuoco e precisamente oltre ad emanare un inebriante profumo il fumo sale verso il l’ alto fino ad arrivare appunto fino al cielo.
Poi c’é la Mirra è una resina che si ricava da un arbusto, serviva a preparare l’ olio dell’ unzione sacerdotale. Era anche l’ olio che doveva ungere il Messia.
Tutta l’assemblea ha vissuto un momento importante che li ha coinvolti in una storia che si intreccia tra tradizione e modernità e che è ricca di significato religioso, storico e culturale.
Un’opportunità preziosa per trasmettere un messaggio di fede autentico alle famiglie e alle nuove generazioni: attirati e guidati dalla stella i Magi superano ogni difficoltà per arrivare a vedere il Re Messia, perché sanno che sta avvenendo qualcosa di unico nella storia dell’umanità e non vogliono mancare all’appuntamento.
Subito dopo il “Concerto di Natale” dei bambini e ragazzi della catechesi a iniziare dal Gruppo Tiberiade e poi tutti gli altri creando una atmosfera di festa e fratellanza il tutto accompagnato da Padre Francesco che è stato il collante tra tutti i gruppi, Tonino con la sua tastiera e un gruppo di ”Presentatori Provetti” formato dagli adolescenti che hanno ricevuto il Sacramento della Cresima l’ 8 dicembre scorso.
Buon anno a tutti!!!
2025
Canti di Natale del “Coro di San Lorenzo”
Il 21 dicembre nella nostra parrocchia c’è stato un altro bel momento che ha colorato di festa il periodo di attesa della nascita del Bambin Gesù.
Canti natalizi hanno allietato per circa un’ oretta i parrocchiani dopo la messa delle 17, 30 quando il “Coro di San Lorenzo” guidato dalla Maestra Marina hanno intonato canti ricchi di significato e ricordi.
Il coro di San Lorenzo da anni tutte le domeniche anima la messa delle 9,30 al Santuario di San Lorenzo.
Un gruppo unito, formato maggiormente di donne 2 volte a settimana, il martedì e il giovedì, con impegno si incontrano per fare le prove riuscendo a fare controcanti e tante belle cose.
Il coro è sempre alla ricerca di voci nuove sia maschili che femminili e per chi volesse può rivolgersi alla Maestra Marina per avere tutte le informazioni.
Un coro possiamo definirlo come un “insieme” di persone che cantano, spesso guidati da un maestro/a e accompagnati da uno o più strumenti.
Il Cardinal Martini scriveva: “Se Spesso è la fede che conduce a cantare, talora è il canto che può aprire alla fede”.
Il corista non canta per se stesso, la sua voce e la sua bravura nel canto diventano dono per gli altri cantori e non sopraffazione o gara a chi canta meglio. Se questa alchimia funziona ecco che la musica corale non è più la banale somma di tutte le voci, ma qualcosa che più assomiglia al coro degli angeli che in eterno canta lode all’Altissimo e dove il merito di ognuno è il dono reciproco della sua arte nel canto. Un dono collettivo è qualcosa di infinitamente più apprezzato da Dio rispetto ad una lode bella, sentita ma singola.
A conclusione della serata il brindisi e scambio degli auguri di buone feste!!!
2025
Tombolata e Benedizione delle Famiglie 2024
Nella domenica dopo il Natale, quest’ anno il 29 dicembre, si celebra la festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
Una festa che mira a indicare nella santa Famiglia di Nazaret “il vero modello di vita” per le nostre famiglie a cui ispirarsi e dove trovare aiuto e conforto.
L’esperienza della famiglia di Nazaret non può non far pensare alle tante famiglie di oggi anch’esse “in movimento”. Certamente le famiglie costrette a lasciare le loro case e le loro terre, in cerca di pace, serenità e lavoro. Ma anche a quell’apprensione che coltivano le nostre famiglie per l’ansia di non arrivare a fine mese, per l’instabilità affettività tra i coniugi, la paura della malattia…Dalla famiglia di Nazaret, si può imparare a lasciarsi guidare dalla mano potente di Dio.
In questa data nella nostra parrocchia è arrivato anche il più classico degli eventi natalizi: la tombolata!!
Nel pomeriggio le catechiste hanno ha accolto le famiglie della comunità per passare insieme un po’ di tempo all’ insegna del gioco e del divertimento.
Appena Arrivati sono stati fatti 3 gruppi uno dei genitori, uno delle classi del primo, secondo e terzo anno di Comunione e un altro dalla Mistagogia al terzo Cresima.
E tombola sia…. tra un premio e l’ altro tra un ambo e un terno alle 17 c’è stata la merenda tutti insieme prima della Santa Messa Solenne e benedizione delle famiglie insieme ai battezzati del 2024.
Durante la Santa Messa presieduta da Don Gerardo con la presenza di Emanuele un giovane ragazzo di Cave che fa parte dell’ ordine francescano, c’è stato un emozionante momento dove le coppie sposate hanno rinnovato le promesse di matrimonio e poi insieme a tutte le altre coppie di fidanzati e conviventi hanno ricevuto la benedizione per la loro unione.
2025
Gesù vera luce – II Domenica dopo Natale /C
Domenica 5 Gennaio 2025
L’incontro con la luce è una delle esperienze primarie dell’uomo.
«È venuto alla luce», si dice, pensando al momento in cui ciascuno di noi ha iniziato a respirare autonomamente. La luce permette di vedere, di conoscere, di agire. La luce risveglia, esalta, guarisce. La luce si alterna alle tenebre, consentendoci di apprezzarla o di rimpiangerla. Forse per questo l’antica lingua indoeuropea definiva la divinità come colei che emana luce.
In molte culture l’origine del cosmo è pensata in connessione con la luce: la prima alba della cultura egizia; l’esplosione di miriadi di luci e armonie dal suono della divinità creatrice nell’induismo; la Parola generatrice di Yahvé nella Bibbia: «”Sia la Luce!”. E la luce fu» (Genesi 1,3).
Per San Giovanni, Dio è Luce (1 Giovanni 1,8). E Cristo è il Verbo, la Parola che l’ha resa presente, e ancora oggi può illuminare l’umanità, svelandole l’amore del Padre e rendendola sua figlia (Giovanni 1,1-5. 9-12).
Agli uomini spetta la scelta di accogliere o meno questo dono: vivere come se nulla fosse cambiato con la sua venuta; non ascoltare la sua voce amorevole che conduce alla pace; accontentarsi di luci artefatte e caduche. Oppure seguire i discepoli della luce vera, quel Gesù che ci invita a vedere, da figli, la luce in noi. E ci esorta a non nasconderla sotto il moggio, ma ad essere luce per il mondo intero (Mt 5,14-16).