Venerdì Santo 2024

È il giorno in cui si commemora la Passione, la crocifissione e morte di Gesù seguito dalla Via Crucis.

È il secondo giorno del Triduo Pasquale. In questo giorno non si celebra l’Eucaristia. La Chiesa celebra solamente l’Azione liturgica della Passione del Signore, fatta dalla Liturgia della Parola, dall’Adorazione della croce e dai Riti di Comunione. È giorno di digiuno e astinenza dalle carni.

In parrocchia alle 9  davanti all’Altare della Reposizione sono state  celebrate comunitariamente l’Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine.

Alle 16,30 liturgia della Passione seguita da una emozionante riflessione-spiegazione di don Gerardo che ha fatto vivere momenti di intensa commozione….per un  attimo i presenti erano tutti  sotto quella Croce ai piedi di Gesù.

Poi Don si è soffermato su tre personaggi che erano intorno a Gesù in quelle ultime ore di vita, il primo  Giuda e il suo tradimento  che lo vende e lo denuncia con un bacio nel giardino dove si era ritirato a pregare con i suoi discepoli , e dove Gesù, aveva già  chiaro di come sarebbe andata a finire.

Poi Pietro che segue Gesù da lontano e per timore di fare la stessa fine  ben tre volte lo rinnega nonostante l’ affetto che c’era tra di loro e quando si rese conto di ciò che aveva fatto scoppiò in un pianto disperato.

Infine ha parlato di Maria sua madre che era sotto quella croce, facile immaginare il suo dolore, Lei  era li sotto la croce ai suoi piedi, con fede in silenzio in unione con Cristo,  una fede più grande della sofferenza . Stare sotto la sua Croce da questo si fonda tutta la fecondità della chiesa, una chiesa che ha bisogno di cure materne di Lei che è Madre di tutti i cristiani.

A seguire c’è stata l’Adorazione della Santa Croce e la  Comunione in un altare spoglio senza tovaglie, fiori, paramenti  usando  le specie eucaristiche consacrate il Giovedì Santo.

Giovedì Santo 2024

Il Giovedì Santo è una ricorrenza cristiana ricca di significato infatti si ricorda l’istituzione di 2 Sacramenti quello dell’Eucaristia e del sacerdozio, come pure la consegna ai discepoli del comandamento dell’amore.

Il Giovedì  Santo segna un momento cruciale nella Settimana Santa, commemorando l’Ultima Cena di Gesù Cristo con i suoi apostoli, prima della sua crocifissione.

È un giorno dedicato alla riflessione sulla carità, sull’amore e sul servizio, evidenziato dal rito del lavacro dei piedi, che ricorda l’umiltà e il servizio di Gesù verso gli altri.

Durante la messa vespertina in Coena Domini, Don Gerardo insieme a Padre Francesco  hanno compiuto  tale rito,  un gesto di umiltà che ricorda  l’atto di Gesù quando lavò i piedi ai suoi discepoli. Grande emozioni per 12 parrocchiani, piccoli, ragazzi e adulti, che sono stati scelti per partecipare a questo bel momento.

L’omelia è stata “mistagogica” infatti Don Gerardo recandosi all’ Altare della Reposizione,  che quest’ anno rappresenta l’ Ultima Cena, ha spiegato il significato di tutti i cibi che Gesù e gli apostoli hanno consumato durante l’ ultima cena, i bambini tutti davanti alla cappella incuriositi hanno ascoltato con attenzione la spiegazione dettagliata.

La messa si è conclusa  con la consacrazione delle ostie del Venerdì Santo, seguita da una processione che porta il Santissimo Sacramento all’Altare della Reposizione. Qui, i fedeli sono invitati a trascorrere del tempo in adorazione, meditando sul sacrificio di Gesù e sulla sua passione imminente.

Domenica delle Palme 2024

La celebrazione di oggi è iniziata a Piazza Santa Croce con la benedizione della Palme e poi tutti in processione per raggiungere la Chiesa dove i fedeli sono stati accolti con un gioioso canto.

Nella Domenica delle Palme si celebra e ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme che arrivò su un asino e i presenti, sventolavano rami di palma per omaggiare il più possibile il suo ingresso nella città. E quando Gesù passava, intonavano un un canto adatto al suo procedere: “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore Osanna nel più alto dei cieli”.

Dopo la liturgia della Parola c’è stato il momento emozionante della lettura della Passione di Gesù, “Passione” che significa sofferenza e dolore ma, con il sacrificio di Gesù, questa parola cambia significato e diventa amore infinito, donazione, generosità per la nostra salvezza, questo è una tra le tante cose che Don Gerardo ha detto durante l’Omelia in una celebrazione sempre molto partecipata.

Domenica pomeriggio con papà

Bel pomeriggio organizzato in Parrocchia per festeggiare la Festa del Papà.

La giornata di sole ha permesso ai bambini accompagnati dai loro papà di  giocare  all’ aria aperta. Come anticipato dalla locandina “ invito” mandata su tutti i gruppi del catechismo le bambine  hanno fatto prima giochi di gruppo nei  giardini della parrocchia  e poi hanno realizzato dei simpatici “Disco Orario” che i papà metteranno nella loro auto.

Nel frattempo  i maschietti si sono dilettati con i papà “calciatori” in mezzo al campo in una bella partita: papà contro figli…..in realtà si sono divertiti più i papà che i bambini. La partita è finita ai rigori e  vinta dai piccoli calciatori.

Poi merenda tutti insieme e lì si è creato un bel momento di fraternità e amicizia. A concludere la Santa Messa, con i papà che sono stati coinvolti nella liturgia della Parola,  sono stati molto bravi  e hanno ricevuto anche il complimenti del Parroco.  Al termine della celebrazione benedizione per i papà e un bel segnalibro in dono con la Preghiera di San Giuseppe.

E’ stato veramente un bel pomeriggio all’insegna della gioia e divertimento, e come ha detto Don Gerardo nell’ omelia sono queste le cose che rimarranno nei cuori dei bambini, il tempo che i papà dedicano a loro mettendo da parte tutto il resto.

 “San Giuseppe ha accettato le difficoltà del suo cammino di padre con grande forza: tu, che ogni giorno combatti per darci da mangiare, farci crescere e istruirci, per farci diventare ogni giorno degli uomini e delle donne migliori, sei un po’ come lui….un piccolo grande miracolo! Grazie, papà”.  

Auguri a tutti i papà!