Ogni Papà è Speciale! Festa di San Giuseppe 2024

Siamo a marzo il mese della “festa del papà”. In parrocchia cerchiamo sempre di dedicare del tempo a questa festività, tante  le iniziative nei vari anni.

Oggi la figura del papà è cambiata molto, un tempo il papà era un uomo autoritario, un  patriarca, oggi la maggior parte dei papà hanno più sensibilità si pensa al papà come a colui prepara da mangiare ai bambini, che cambia i pannolini, che insegna ad andare in bicicletta: con la sua mano ferma spinge  in avanti, sta accanto al figlio, gli raddrizza il manubrio,  da un’altra spinta se la velocità diminuisce.

Metaforicamente, è quello che la maggior parte dei padri fanno nella vita di tutti i giorni: aprono al mondo e alla scoperta di sé il proprio figlio e, con la loro presenza, li guidano nella crescita e li accompagnano ad ogni loro “pedalata nella vita.”

Il padre è una figura essenziale nella crescita del figlio, perché costituisce un punto di riferimento con cui il bambino si confronta e attraverso cui sviluppa la propria identità. Rappresenta un rifugio sicuro, una base su cui costruire le proprie esperienze relazionali. Il papà rappresenta la figura maschile nel mondo. Ci si rispecchia nei suoi modi di comportarsi e rapportarsi con la figura femminile e con le persone sono un esempio per i figli,  per questo noi scegliamo e soprattutto cerchiamo di integrare i papà nel percorso di fede che i  bambini stanno facendo perché sicuramente il loro buon esempio è d’ insegnamento per i bambini.

Uno dei modi più belli di fare il papà è accettare il difficile compito di trasmettere ai figli la fede, l’amore per il prossimo,  il coraggio,  il senso della bellezza della vita con la certezza che un percorso cristiano ben fatto sarà una base solida per la crescita dei figli, che darà loro umanità, umiltà e certezza nel futuro.

La nostra parrocchia domenica 17 marzo  propone,  per i papà e bambini, delle attività per festeggiare la “Festa del Papà” a conclusione merenda e Santa Messa durante la quale tutti i papà quale verranno affidati a San Giuseppe affinché  li guidi e li protegga sempre.

Pellegrinaggio delle Vicarie alla Cattedrale di Sant’Agapito

Domenica 10 marzo, quarta domenica di Quaresima chiamata anche domenica laetare-letizia, nella Cattedrale di Palestrina nonostante le avversità  metereologiche, i nostri parrocchiani hanno riempito parte della Cattedrale, alcuni di loro si sono attivati per  la recita del Rosario insieme ad altri fratelli, al servizio  nella Liturgia della Parola e poi “fiore all’occhiello” sono stati i nostri piccoli Ministranti che, guidati da Andrea, sono sempre pronti a partecipare alle Santa Messa con entusiasmo, consapevolezza e serietà.

Durante la celebrazione il nostro  Vescovo  Mauro  oltre che a fare  della riflessioni  sul Vangelo, sulla luce e le tenebre,  ha fatto anche accenni sulla vita di S Agapito, Patrono di Palestrina, che  nacque nel 258 circa proprio a Palestrina e recatosi a Roma per i suoi studi di diritto romano, cominciò ad informarsi ed interessarsi della vita di Cristo e delle sue predicazioni. In seguito Sant’Agapito decise di continuare la predicazione del Cristianesimo e di non continuare a venerare gli dei Romani. A causa delle persecuzioni romane contro i cristiani, fu martirizzato all’età di 15 anni, per decapitazione, nel 274 d.c.  il 18 agosto, sotto l’imperatore Aureliano.

Possiamo dire che questa quarta domenica di Quaresima é stata veramente la domenica della letizia.

Diocesi-Parrocchia … collegamento continuo!!!

Si è concluso il 19 febbraio il corso base per i catechisti e accompagnatori dei genitori proposto dalla Nota Pastorale “Cristiani non si nasce, ma si diventa”.  Corso tenuto nella nostra Parrocchia tenuto  da Don Gianluca Zelli, dove oltre ai nostri catechisti sono stati invitati e hanno partecipato  i catechisti delle parrocchie limitrofe.

Nella nuova proposta catecumenale si propone una sinergia tra catechesi, liturgia e carità, in tal modo si vuole abbandonare la mentalità che la catechesi ha la finalità di ricevere i Sacramenti  ma deve invece dare priorità all’ ascolto della Parola, alle celebrazione liturgiche che devono avere come protagonista lo Spirito Santo che agisce durante le celebrazioni e l’esercizio della carità  nella vita cristiana.

Si vuole rinnovare gli itinerari formativi , per renderli più adatti al tempo presente con una attenzione in particolare per gli adulti. Occorrerà abbandonare la mentalità della delega, non si dovranno  più lasciare i bambini al catechismo e ritirarli dopo un’ora, ma il percorso dovrà essere vissuto da tutta la Famiglia, con momenti dedicati ai genitori, altri ai bambini e alcuni momenti del percorso tutti insieme.

Il percorso proposto inizia dal Battesimo del bambino dopo quella data la famiglia incomincia la catechesi.

Indica anche i criteri che deve avere il catechista per poter svolgere in maniera idonea tale compito in primis deve vivere in toto la Comunità dove collabora, deve conoscere la Parola di Dio, pregare, stare vicino alle persone in difficoltà, avere il “respiro “ della Chiesa.

Tre sono i tempi principali  in cui è suddiviso il cammino: il primo tempo è della PRIMA EVANGELIZZAZIONE (seguitemi Mc. 1,17), un secondo tempo PRIMO DISCEPOLATO (lasciato tutto lo seguirono Mc. 1,18) e il terzo tempo ULTIMA QUARESIMA (si aprirono i loro occhi e lo riconobbero Lc. 24,31).

Figura importante diventa quella degli accompagnatori dei genitori, consigliata una coppia, che cercherà di creare un rapporto di amicizia andando a fare la formazione anche  nelle case della famiglie e che dovranno essere formati in maniera idonea per questo importante compito.

Per concludere la strada per il presente e il futuro della catechesi è il ritorno alle origini, quando la catechesi cominciava in casa dalla famiglia e riscoprire insieme le radici della fede.

L’arte a San Lorenzo – L’Architettura

La struttura architettonica mostra che furono utilizzati materiali di spoglio di epoca romana: colonne, bassorilievi, capitelli, lapidi con iscrizioni, decorazioni architettoniche. Le murature rivelano susseguirsi di molteplici fasi costruttive.

Molto probabilmente l’abside, costruita con pietre irregolari e con una tessitura rozza, appartiene a una delle prime fasi.

All’esterno della navata laterale destra sono visibili, in alto, modanature romaniche a denti di sega e, sotto, tre monofore gotiche trilobate in tufo locale (XIII secolo).

L’architrave della porta fu impiegato un frammento di trabeazione di età imperiale con girali di foglie di acanto. Sopra l’architrave un’iscrizione del 1502 ricorda i lavori di restauro.

Il restauro del 1911 elimino le modifiche del 1502 riportando alla luce le forme medioevali.
La chiesa nacque come un unico ambiente al quale furono poi aggiunte due navate laterali, a loro volta costruite in epoche differenti: la navata di destra è in stile romanico, quella di sinistra, successiva, è in stile gotico.

La navata centrale è separata dalle navate laterali da archi su colonne marmoree di spoglio: cinque archi a tutto sesto a destra, tre archi ogivali a sinistra.

Mercoledì delle Ceneri 2024

Digiuno, Carità e Preghiera  sono state le parole che hanno accompagnato le Celebrazioni  delle Ceneri  nelle Sante Messe nella chiesa di San Carlo delle 9 e delle 17,30 e in quella del Santuario di San Lorenzo celebrata  alle 20,30 che è stata partecipata da molti fedeli.

La conversione che ci viene chiesta in questo periodo liturgico deve essere reale, sentita,  deve partire dal cuore.

Iniziamo la quaresima con la giornata del digiuno e astinenza dalle carni. Poi  la preghiera che deve diventare  parte integrante della nostra vita, non solo in questi 40 giorni, dobbiamo trovare momenti per pregare tutti insieme  in famiglia.

La Carità verso il prossimo una carità reale concreta che non si ferma solo a regalare un vestito che non mettiamo più, comprare un pacco di latte o fare un pò di spesa…. ma gesti di fraternità e amore  come andare a trovare un malato, fare un servizio a chi ne ha bisogno che può essere, ad esempio,  preparargli un pranzo, aiutarlo a  rassettare la casa, accompagnarlo a fare una visita. Questa  è una piccola parte delle  tante cose che Don Gerardo  ha detto nell’ omelia. A proposito della Carità per tutta la Quaresima sia a San Carlo che a San Lorenzo ci sarà una Cesta dove ognuno potrà mettere ciò che  sente nella massima libertà.

Ha continuato poi nello spiegare l’ importanza del tempo liturgico che appena iniziato, il senso della Quaresima è rinnovare la nostra scelta di seguire Cristo con umiltà.

Con il Rito delle Ceneri,  che apre il periodo più importante dell’ anno liturgico  per noi cristiani,  ci riconosciamo peccatori, confessiamo le nostre colpe davanti a Dio e manifestiamo con decisione la nostra volontà di convertici interiormente.  Questa cenere sul nostro capo è segno di penitenza e conversione le parole di Don  che hanno accompagnano questo gesto sono state: “Convertiti e credete al Vangelo” . La cenere ci fa sperare nella Resurrezione di Cristo che ha vinto la morte e ci ha donato la vita eterna.

Questo periodo di  quaranta giorni prima della Pasqua  ci invita a vivere con più intensità il nostro Battesimo e la nostra vocazione cristiana.

A termine della celebrazione ai fedeli è stato regalato il messaggio di Papa Francesco per questa Quaresima 2024 “Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”.

Un messaggio semplice e interessante tra le cose che ci sono scritte una frase molto bella è: “Preghiera, elemosina e digiuno non sono tre esercizi indipendenti, ma un unico movimento di apertura, di svuotamento: fuori gli idoli che ci appesantiscono, via gli attaccamenti che ci imprigionano. Allora il cuore atrofizzato e isolato si risveglierà.”