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Una vera e propria staffetta di amore e fraternità quella vissuta durante le 40 ore nella nostra Comunità. E’ iniziata lunedì mattina alle 9 con l’emozionante Santa Messa alla presenza del precedente Parroco Padre Alessandro, invitato da Don Gerardo e accolto con grande affetto dalla Comunità, ma soprattutto da Don Gerardo che ha aperto le porte di casa, siedendosi vicino a lui dando un bel esempio di rispetto e generosità. Un bel momento, vederli vicino è stato emozionante e significatico, queste due figure il passato e il presente, il mite e il carissimatico, una persona “matura” conosciuto a Cave per tanti anni Parroco a S. Carlo e un “giovane” Parroco diocesano al suo primo mandato che con molte difficoltà si è trovato in una realtà nuova legata alla figura dei frati. Alla fine Padre Alessandro ha passato un pò di tempo a salutare i parrocchiani e a fare le confessioni. Le 40 ore sono iniziate con la partecipazione di numerose persone, gruppi del catechismo, volontari numerosi a tutte le ore compreso la notte. Preghiere, canti, silenzio, riflessioni…durante tutto il tempo. Si sono vissuti momenti di spiritualità molto forte, intensi, sentiti che hanno dato la possibilità di conoscere ancora di più e di vivere Gesù pienamente con confidenza. Le 40 ore si sono concluse con il Rosario Eucaristico, con i Vespri e con la messa delle 17.30 celebrata da Padre Francesco. Insomma è stato un grande successo !!!!!

Domenica di preparazione al mercoledì delle ceneri. Dopo la messa tutti al Chiostro per vivere un altro momento intenso, che fa capire con i gesti veri cosa si sta facendo “una mistagogia”, per capire da dove provengono le ceneri che verranno usate mercoledì prossimo. Tutti intorno al fuoco, bambini e adulti hanno bruciato i ramoscelli di ulivo benedetti lo scorso anno….il fuoco, il calore, i colori hanno tenuto gli occhi di tutti puntati su quel braciere e sono arrivati fino al cielo. Don Gerardo ha spiegato per cosa saranno usate quelle ceneri e del periodo intenso che inizierà quello più sentito dai Cristiani, la Quaresima.

Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca nella gola, San Biagio, è invocato come protettore dei mali di quella parte del corpo. Il rito si fa con 2 candele incrociate. Le candele usate nella messa per benedire le gole sono quelle che il Sacerdote ha benedetto il giorno precedente della Candelora. Subito dopo la messa delle 17.30 c’è stata l’ Adorazione comunitaria….durante la quale ci sono state grandi emozioni e gesti di fraternità. Parole profonde che sono arrivate ai cuori quelle di Don Gerardo. Canti di guarigione innalzati al cielo per esaltare e onorare Gesù e per chiedergli di stare sempre al nostro fianco….per pregare quel Dio dell’impossibile che fa prodigi e miracoli. E a concludere “Osanna” un canto di gioia per ringraziare ed esaltare l’ Altissimo, che ha fatto gioire i cuori dei fratelli presenti!