Il tempo scorre – III Domenica di Quaresima
Descrizione

Di fronte alle tragedie degli innocenti che invadono giornali e tivù, la gente a volte si chiede: «Cos’hanno fatto di male per meritarsi questo?». Una domanda antica quanto l’umanità.
Gesù prende le distanze dal pensiero ebraico che vedeva un legame diretto tra una disgrazia e la punizione divina per un peccato, personale o dei propri antenati.
Certamente all’origine del male c’è quasi sempre un peccato umano: quello di un lavoro mal realizzato dai costruttori della torre di Siloe, quello di despota sanguinario per Pilato, quello di tirannia per gli Egizi al tempo di Mosè. Anche di fronte alle calamità naturali, a onor del vero, le persone hanno spesso l’opportunità di difendersi con l’esperienza, la prudenza o il saggio utilizzo delle conoscenze mediche e tecnologiche.
Tuttavia, per tutti la vita terrena è limitata e a termine. Tutti hanno un tempo ignoto a disposizione, che scorre inesorabilmente, in qualsiasi modo lo riempiano. I fatti nefasti servono a ricordarci che ogni istante della nostra vita è prezioso ed è urgente la conversione per chi si accorge del male che compie.
L’obiettivo di ogni vita è quello di portare frutto, affinché altri possano favorirne: vale per un vegetale come per un essere umano. A noi il compito di lavorare sul corpo, sul cuore e sulla mente, per dare il nostro meglio. Altrimenti sarà l’anima a morire per sempre. E sarebbe la disgrazia più grande.

Dettaglio
  • Data: 18 Marzo 2022