Come la vite e i tralci – V Domenica di Pasqua /B
Descrizione

La Parola di Dio questa domenica ci regala una delle immagini più belle e azzeccate usate da Gesù. Esprime una relazione intima e personale tra Gesù e i suoi discepoli. É un legame vitale: senza la vite che conduce linfa ai singoli tralci, questi seccano. In certi periodi è necessaria la potatura per rinvigorire e fortificare: levare i pezzi inutili, cioè vizi e peccati, è un’operazione talvolta dolorosa, ma servirà a produrre frutti migliori.

Rimanere in Cristo significa nutrirci di Lui, della sua Parola e del pane eucaristico, nella preghiera e nell’ascolto della voce della coscienza. Significa sostare nel suo abbraccio, godendo della sua presenza amorevole. Significa essere fedeli, perseverare, aggrapparsi a Lui, quali che siano le situazioni, le difficoltà, le prove che si stanno vivendo. Significa rimanere nella Chiesa, la comunità dei credenti, realizzando la missione che ci ha affidato, cioè il servizio a Dio e agli uomini.

Dimostriamo di essere tralci buoni quando «non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità», come scrive san Giovanni; quando operiamo per la giustizia e l’equità nei confronti di ogni fratello, per costruire un mondo in cui, come recita il Salmo, «i poveri mangeranno e saranno saziati»; quando la fiducia in Dio sconfiggerà ogni paura, perché «Dio è più grande del nostro cuore».

Dettaglio
  • Data: 28 Aprile 2024
  • Passage: Gv 14,7-14