Un grazie che vale – XXVIII Domenica del tempo ordinario
Descrizione

Siamo tutti consapevoli del valore della virtù della riconoscenza. A tutti fa piacere essere ringraziati per un servizio effettuato, soprattutto a titolo gratuito; anzi lo crediamo piuttosto doveroso e bolliamo come maleducazione il contrario.
È giusto dunque chiederci se abbiamo lo stesso atteggiamento nei confronti di Dio. Pensiamo mai al dono della vita e di tutto ciò che ci permette di renderla bella, buona, felice? Non siamo in fondo creature del Signore che usano ciò che l’universo mette a disposi-zione gratuitamente?
Forse anche noi pensiamo, come i nove lebbrosi del Vangelo odierno, che si tratta di una cosa scontata, dovuta, meritata. In fondo loro rispettano le regole: si presentano ai sacerdoti per essere riammessi alla comunità, come aveva chiesto Gesù. Il samaritano, invece, nonostante sia ritenuto un blasfemo dai pii Ebrei, sposa l’obbedienza alle regole con la delicatezza del cuore. Torna da Gesù «lodando Dio a gran voce», si prostra «ai suoi piedi, per ringraziarlo». Riconosce il suo intervento e non può godere del dono ricevuto senza mostrargli tutta la sua gratitudine.
La psicologia ci dice che la riconoscenza è una delle strade maestre per la felicità. La fede ci aiuta a ricordare che tutto ciò che facciamo e che siamo non dipende soltanto da noi, anzi è per la maggior parte ricevuto. Dio è invisibile, le sue opere no.

Dettaglio
  • Data: 8 Ottobre 2022