Un Gesù a sua immagine – XXIV Domenica del tempo ordinario
Descrizione

Per noi è piuttosto facile rispondere alla domanda di Gesù: «Ma voi, chi dite che io sia?». Conosciamo la sua storia dal principio alla fine. Abbiamo sentito parlare di lui fin dall’infanzia e abbiamo ascoltato migliaia di commenti sulla sua figura di maestro e salvatore. O, più semplicemente, abbiamo deciso di credere in lui come inviato e figlio di Dio.
Per chi frequenta gli ambienti religiosi, la risposta è facilmente data per scontata. Lo dice il suo stesso nome: Gesù Cristo, il Messia che tutto il mondo attendeva. A esser sinceri, le cose diventano più complesse se ci vogliamo definire cristiani, cioè seguaci delle sue affermazioni e del suo esempio. Qui sappiamo di poter essere apostrofati alla maniera di Pietro: «Va’ dietro a me, Satana!», ossia: «Seguimi sul serio, fratello, perché stai facendo qualcosa degno di Satana e non di Dio!».
C’è ancora una riflessione che dobbiamo fare: stiamo ammirando e seguendo il Cristo intero, reale, così com’è, o l’immagine che ci siamo fatti di lui? O – peggio – quello che ci piace, c’interessa, ci serve? È una tentazione a cui tutti siamo sottoposti: cogliere gli elementi favorevoli della sua vita, dimenticando le croci che ha portato; chiedere la sua protezione, senza volersi spendere per proteggere gli altri, nel suo nome; immaginare che grazie alla salvezza che ha portato, noi siamo giustificati e non dobbiamo assumerci le nostre responsabilità

Dettaglio
  • Data: 11 Settembre 2021