Sale e luce per il mondo – Quinta settimana del tempo ordinario
Descrizione

Come sarebbe bello se i cristiani fossero veramente sale e luce nel mondo. Se nella politica, nell'economia, nella famiglia si distinguessero per la verità e la trasparenza, per le scelte in favore della vita, della solidarietà, del futuro. Se fosse riconoscibile il sapore della saggezza, della creatività, della lungimiranza della fede. Se le loro parole fossero sempre chiare, positive, luminose. Se ogni gesto fecondasse di bellezza e di bontà chi viene a contatto con loro.
Quello che a qualcuno può sembrare utopia, è in realtà storia.
Abituati a focalizzarci su divisioni e battaglie, ci siamo scordati i progressi del mondo, nati spesso da cristiani umili e nascosti che hanno preso sul serio la chiamata a essere sale e luce. Hanno offerto ad altri i frutti delle proprie scoperte, a volte senza ricevere nulla in cambio. Hanno creduto che la luce ha senso quando è con-divisa, non messa sotto il moggio per paura di perderla, ma posta sul candelabro perché illumini tutta la casa.
La casa comune, come scrive papa Francesco nella Laudato si', è la nostra terra. Le generazioni future hanno un bisogno vitale della sapienza di tutti coloro che oggi sono qui. I cristiani sono chiamati a essere i primi a fare gesti concreti e quotidiani per la salvaguardia di chi abita questo mondo. Come ricorda Isaia, è questo il vero culto a Dio: «dividere il pane con l'affamato, introdurre in casa i miseri, senza tetto, vestire uno che è nudo, senza trascurare i parenti. Allora la tua luce sorgerà come l'aurora».

Dettaglio
  • Data: 4 Febbraio 2023