Passione di Dio per noi. Riflessione sulla Domenica delle Palme
Descrizione

Dio è talmente appassionato dell’umanità, da permettere la passione di suo Figlio, che per coerenza con l’amore e la verità che ha sempre predicato accetta la contrarietà, la persecuzione e persino la morte infamante della croce.
Le scene terribili degli ultimi giorni di Gesù ci consegnano un Dio che sa soffrire, da uomo, a 360 gradi. Affronta dolori fisici lancinanti (violenze di ogni tipo), psicologici (paura e angoscia), interiori (tradimento, rifiuto), morali (l’ingiustizia di una punizione immeritata), spirituali (sentirsi abbandonato da Dio).
Questo meraviglioso incastro di possibilità e di libertà che è la vita non ci mette al riparo dal male, in qualsiasi forma si presenti, chiunque ne sia il colpevole. Gesù lo affronta con la schiena dritta, lo attraversa senza scorciatoie e risentimenti, lo guarda in faccia in tutta la sua crudezza senza disprezzo.
Dal crocifisso sembra dire a ogni sofferente del mondo: «So cosa vuol dire, ho provato anch’io». Ma anche: «Coraggio, pure il dolore più grande è passeggero».
Nel racconto della passione colpiscono i suoi silenzi, come se ogni parola in più fosse superflua o controproducente. In essi Gesù coltiva la fiducia nella vicinanza di Dio.
Come un abbraccio che nessuno riesce a offrirgli, ma di cui umanamente ha bisogno. L’abbraccio che dice a chi soffre: «Sono qui, con te».

Dettaglio
  • Data: 27 Marzo 2021