Oltre la morte, la Vita – XXXII Domenica del tempo ordinario
Descrizione

Non possiamo averne certezza. Sappiamo che la vita, per come la scienza la concepisce, un giorno si fermerà. Il cuore cesserà di battere, il cervello colliquerà. Il corpo, lentamente ma inesorabilmente, si consumerà.
Eppure, laddove la ragione deve dichiarare il proprio limite, può subentrare la fede. La fede dei fratelli narrati nel libro dei Maccabei, che sono disposti a «morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri», nella convinzione che il «re dell’universo» li «risusciterà a vita nuova ed eterna». La fede di Gesù Cristo, che, venendo da Dio, sa che egli è «Dio dei viventi», e non dei morti: tutti vivono in Lui, con Lui, per Lui.
Gli esseri umani hanno bisogno di colorare la propria vita di speranza, di immaginare un porto di quiete, di recuperare i momenti di ingiustizia tra le braccia di un Signore equo e amorevole. Non sono così importanti i dettagli di ciò che ci aspetta dopo la morte, quanto continuare ad «aggiungere vita ai giorni, più che aggiungere giorni alla vita» (E. Bianchi). Per questo obiettivo la fede della risurrezione è un grande sostegno: relativizza le nostre preoccupazioni e ci permette di amare senza legarci troppo alle cose che passano.
Quelli che Dio riconoscerà come suoi figli staranno per sempre con lui. Non potranno più sbagliare, né cadere, né soffrire. Sentiranno e vivranno l’amore più grande ed eterno.

Dettaglio
  • Data: 4 Novembre 2022