Grazie caro Don Gerardo!
Domenica 29 giugno nella Solennità di San Pietro e Paolo si è celebrata la messa di congedo del nostro caro Don Gerardo, una celebrazione piena di emozione e unità, la chiesa era stracolma di fedeli che hanno voluto dimostrare il bene e la stima per il nostro Parroco poi la lettera che gli è stata letta e i suoi saluti finale hanno reso San Carlo un fiume di lacrime.
Ogni distacco, soprattutto dalle persone che si amano, è fonte di incertezza, di inquietudine, di vuoto perché interrompe e modifica relazioni umane consolidate nel tempo. Lui ha riempito gli anni nella nostra comunità con tante attività che hanno coinvolto intere famiglie, giovani, gruppi di preghiera.
Dopo la commovente celebrazione curata, come sempre, al dettaglio, ci siamo spostati nel Chiostro per vivere un agape fraterna e poi saluti di bambini e ragazzi e un commovente video che ha cercato di riassumere i 9 anni in mezzo a noi una grande emozione il canto inviato a ogni singola famiglia, in gran segreto perché lui sta su tutti i gruppi, affinché lo ascoltassero, imparassero e per la prima volta cantato tutti insieme, al termine non poteva mancare la torta e il buffet di dolci.
Il pensiero unanime della nostra comunità è che Don ci ha arricchiti spiritualmente e questo è stata una Grazia per noi, ha curato la crescita e la formazione di tutti indistintamente e ancor di più lo ha preteso dai suoi collaboratori pastorali. Un sacerdote carismatico, preparato, colto e sempre pronto ad adattarsi alle novità che la nostra diocesi ha proposto: riforma della catechesi, accompagnatori dei genitori, ritiri in parrocchia con le famiglie sono solo una parte di quello che è riuscito a fare con grande successo e tutto ciò ha reso la nostra Comunità all’avanguardia, a tal punto che la sua capacità di adeguamento a ogni nuova disposizione ha fatto si che questa cosa ci sia stata riconosciuta più volte negli incontri pastorali con le altre comunità parrocchiali. Ha guidato la comunità con mitezza, sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio.
Ci ha consigliato con le sue risposte sempre pronte e incoraggiato a cambiare il nostro modo di vivere la fede, a essere “cristiani veri” e “coerenti”, solo Cristo è la Via, la Verità e la Vita. All’occorrenza è stato anche severo e senza peli sulla lingua.
Ci ha insegnato e dimostrato che essere veri cristiani è scomodo, ci si sporca le mani e, talvolta, si è perdenti su questa terra.
Ci ha insegnato il valore del sacrificio, della stima reciproca, della vicinanza, della disponibilità per i fratelli, della generosità, della prudenza.
Un sacerdote coraggioso!
Ha saputo riconoscere con lucidità e franchezza i pregiudizi, i mali del nostro tempo, i comportamenti errati. Si è addentrato con le sue omelie, in discorsi scomodi, capaci di stimolare le coscienze delle persone.
Ognuno di noi conserva di lui un ricordo unico, personale e speciale come unico, personale e speciale è stato il rapporto di ciascuno di noi con lui.
E’ stato ed è l’amico “vero”, il sacerdote che vuole davvero il bene della porzione di popolo di Dio a lui affidato.
Un sacerdote per tutti, un vero “alter Christus”: per bambini, giovani, anziani, senza nessuna distinzione, con particolare attenzione nei confronti di quanti si trovano in difficoltà spirituali e materiali.
Ha percorso un tratto importante della sua vita con noi: con noi è cresciuto come uomo, come sacerdote, come parroco e con lui abbiamo condiviso gioie, dolori e preoccupazioni.
Abbiamo affrontato insieme anche momenti difficili: ma lui ci hai accettato così come siamo.
È bello ricordare tutti i momenti di gioia trascorsi insieme a lui e siamo sicuri che il suo passaggio lascerà indubbiamente un segno indelebile nel tempo. Ci siamo sentiti privilegiati per averlo conosciuto e apprezzato, certamente qualcuno lo avrà anche ferito e criticato ma forse è fisiologico non si può piacere a tutti… giusto Don?
Questo distacco è segno concreto della sua vera e profonda appartenenza al Signore: sì, perché un sacerdote non si appartiene e non appartiene alla sua gente, se non per fede.
La sua salute cagionevole lo ha portato a fare questa scelta non accettata da tutta la Comunità che aveva ancora voglia di crescere nella fede sotto la sua guida e i suoi insegnamenti… e non nascondiamo che tutti noi speriamo che quando starà meglio tornerà tra noi in questa Parrocchia dove è stato il primo sacerdote diocesano.
Don Gerardo… proveremo a mettere in atto quanto abbiamo appreso da te e le tue raccomandazioni. Cercheremo di essere terreno fertile per il seme che hai piantato.
Ci interrogheremo sulle parole del Vangelo, sulla nostra vita, sulla nostra parrocchia e cercheremo in ogni modo di rafforzare la nostra fede.
Questo è il nostro impegno cercheremo di essere una comunità unita, superando tensioni e divisioni, rivivremo la tua capacità di ascolto paziente dell’altro e di dialogo.
Sotto la tua guida e con la tua fiducia hai permesso a molti di noi di rispondere con coraggio alla chiamata di Dio mettendo a disposizioni i talenti ricevuti.
I tuoi sacrifici e i tuoi carismi, che il Signore ha voluto donarci attraverso te, hanno permesso alla nostra comunità di crescere e cominciare a portare frutti.
La tua cura per la liturgia ci ha fatto capire il senso di ogni parola e ogni gesto durante la Santa Messa. Ci hai fatto capire che ogni servizio svolto nella comunità anche il più umile è prezioso agli occhi di Dio.
Attraverso le tue omelie e le tue catechesi sei riuscito ad arrivare alle nostre menti attraverso la porta del cuore.
Porteremo avanti i progetti e continueremo a rendere ancora più bella la nostra comunità. Saremo “esigenti”, come ci hai chiesto sempre tu, consapevoli che questo è un modo per crescere come uomini e come cristiani.
Le nostre preghiere ti accompagneranno… questo non vuole essere un addio, ma un arrivederci… fiduciosi che le strade del Signore sono infinite.
Ti vogliamo bene caro Don Gerardo!!!